L’esame elettrognatografico
L’esame elettro-gnatografico rappresenta una delle metodiche più avanzate e complete per lo studio della dinamica mandibolare e per la valutazione delle patologie che interessano l’ATM. (Obiettività, facile ripetitività,non invasività, assenza di falsi negativi ).
Attualmente, pur esistendo diversi sistemi integrati, la nostra esperienza si basa sul Sistema Integrato Biopak realizzato da Greg Ryan per la Bioresearch che rappresenta la diretta evoluzione della tecnologia adoperata da Lewin con il Sirognathograph.
Gli elementi costitutivi dell’apparecchiatura sono rappresentati da un magnete bipolare che viene solidarizzato agli incisivi inferiori del paziente con un collante temporaneo ( vedere figura 1), e da un’antenna a cefalostato regolabile che viene applicata sulla testa in modo da essere allineata con i piani scheletrici di riferimento.( Figura 2)
Si invita il paziente ad effettuare dei movimenti di apertura e chiusura della bocca; per evidenziare eventuali interferenze occlusali durante i vari movimenti funzionali mandibolari.
Questo macchinario, ci consente di registrare qualsiasi tipo di movimento mandibolare, sia movimenti semplici, i cosiddetti “movimenti limite” che i movimenti complessi funzionali, in particolar modo la deglutizione e la masticazione.
Così facendo è possibile registrare direttamente tutti i movimenti della mandibola ed, in modo indiretto, le attività dei condili articolari e dei muscoli masticatori, riproducendo le possibili interferenze a livello occlusale e le alterazioni date dalle influenze del sistema propriocettivo neuromuscolare.
L’esame elettrognatografico permette:
Di completare l’iter diagnostico con la valutazione diretta dell’apparato stomatognatico.
Oggettivazione delle misurazioni dei parametri funzionali gnatologici.
Guidare nell’indirizzo terapeutico ed eseguire i controlli sulla terapia applicata.